Jonathan Safran Foer

Abbiamo intrapreso una guerra, o meglio abbiamo permesso che si intraprendesse una guerra contro tutti gli animali che mangiamo. Questa guerra è nuova e ha un nome: allevamento industriale.J.S. Foer
“Più che una serie di pratiche, l’allevamento industriale è un atteggiamento mentale: riduce ai minimi termini i costi di produzione e al tempo stesso ignora in modo sistematico o «esternalizza» costi come il degrado ambientale, le malattie umane e la sofferenza degli animali. Per migliaia di anni agricoltori e allevatori hanno tratto spunto considera la natura un ostacolo da superareJ.S. Foer
Perché interi stock di tacchini industriali muoiono di colpo? E che succede alla gente che li mangia? Proprio l’altro giorno, uno dei pediatri della zona mi raccontava che oggi vede ogni genere di malattie che una volta non vedeva. Non solo il diabete giovanile, ma malattie infiammatorie e autoimmuni che un sacco di medici non sanno neppure come chiamare. Le ragazze raggiungono la pubertà molto prima, e i bimbi sono allergici praticamente a tutto, e l’asma è fuori controllo. Lo sanno tutti che è quello che mangiamo. Manipoliamo i geni di questi animali e poi gli diamo gli ormoni della crescita e ogni genere di farmaci di cui non sappiamo abbastanza. E poi ce li mangiamo. I bambini di oggi sono la prima generazione che cresce con questa roba, e noi li usiamo come cavie. Non è strano quanto si arrabbi la gente per qualche giocatore di baseball che prende gli ormoni della crescita, quando facciamo queste cose agli animali che mangiamo e poi li diamo ai nostri figli?J.S. Foer
In media la pesca a strascico dei gamberetti porta a gettare fuoribordo l’ottanta-novanta per cento del pescato, morto o morente, in quanto cattura secondaria. (Molte di queste prede accessorie sono specie in pericolo.) I gamberetti sono solo il due per cento in peso del mercato ittico globale, ma la pesca a strascico dei gamberetti produce il trentatré per cento delle prede accessorie globali. Noi tendiamo a non pensarci perché tendiamo a non saperlo. Cosa succederebbe se ci fosse un’etichetta, sul nostro cibo, che ci informa di quanti animali sono stati uccisi per portare quell’ambito crostaceo nel nostro piatto? Così, nel caso dei gamberetti pescati a strascico in Indonesia, per esempio, l’etichetta potrebbe recitare: per ogni chilo di questi gamberetti sono stati uccisi e ributtati in mare 24 kg di altri animali marini”.J.S. Foer
Negli allevamenti intensivi calcolano quanto possono tenere gli animali vicino alla morte senza ucciderli. È questo il loro modello di business. A che velocità possono farli crescere, quanto possono pigiarli, quanto o quanto poco possono mangiare, quanto possono ammalarsi senza morire.J.S. Foer
Proprio come nulla di ciò che facciamo può provocare direttamente tanta sofferenza negli animali quanto nutrirsi di carne, nessuna delle nostre scelte quotidiane ha più impatto sull’ambiente.J.S. Foer

Michael Pollan

Una delle innovazioni fondamentali del cibo biologico è appunto un maggior scambio di informazioni tra produttore e utente finale, un pizzico di storia del prodotto ad accompagnare il crudo numero. L’etichetta attestante l’origine biologica racconta qualcosa sul modo in cui un particolare alimento è stato prodotto; acquistandolo, il consumatore segnala a sua volta al contadino che preferisce i pomodori coltivati senza quei dannosi pesticidi o che vuole dare al suo bimbo latte proveniente da vacche non gonfiate con l’ormone della crescita. La parola «biologico» si è dimostrata una delle più forti nel mondo del commercio al dettaglio: senza nessun aiuto governativo, produttori e consumatori, uniti in questo modo, hanno messo in piedi un settore che vale undici miliardi di dollari e che ha i tassi di crescita più elevati dell’intero comparto alimentare”M.
Un tal Joel Salatin, agricoltore e allevatore americano proprietario dell’azienda Polyface nello Swoope, in Virginia ha chiesto all’autore del libro: “sa quale sarebbe il modo migliore per certificare se un’azienda è biologica? Mandare senza preavviso un ispettore a esaminare con cura la libreria del proprietario. Perché tutto dipende da come nutriamo i nostri pensieri ed emozioni.
Il modo in cui io faccio crescere un pollo è parte della mia filosofia di vita. E questo lo si può scoprire molto più attraverso ciò che leggo, piuttosto che facendomi compilare un mucchio di scartoffie”M.

Roberto Saviano

C’è un fiume che scorre sotto le grandi città, un fiume che nasce in Sudamerica, passa dall’Africa e si dirama ovunque. Uomini e donne passeggiano per via del Corso e per i boulevard parigini, si ritrovano a Times Square e camminano a testa bassa lungo i viali londinesi. Non sentono niente?
Come fanno a sopportare tutto questo rumore?
”R.