I PROGETTI
1°premio
Cosa non vedi: smonta il tuo cibo!
Il progetto propone uno strumento di comunicazione e approfondimento utile a evidenziare le differenze produttive insite in un prodotto agricolo di tipo industriale piuttosto che artigianale: affinchè le persone esprimano le proprie preferenze in maniera consapevole bisogna informarle dei costi nascosti e dei diritti umani negati o riconosciuti nei processi produttivi agroalimentari.
Il progetto, inoltre, si propone anche come mezzo di business atto a facilitare l’accesso a produzioni agroalimentari sostenibili oltre che ad aumentare l’impatto di queste sull’economia generale tramite strumenti e servizi di supporto all’impresa.
Davide del Ben
Tommaso Rotondo Cocco
Fabio Campani
Efisia Curreli
Margit Kuuse
Othmane Moustaouda
Il progetto, inoltre, si propone anche come mezzo di business atto a facilitare l’accesso a produzioni agroalimentari sostenibili oltre che ad aumentare l’impatto di queste sull’economia generale tramite strumenti e servizi di supporto all’impresa.
Davide del Ben
Tommaso Rotondo Cocco
Fabio Campani
Efisia Curreli
Margit Kuuse
Othmane Moustaouda
2°premio
Insorti – Semi di cultura – educazione alimentare come educazione alla cittadinanza
Stefano Pescarmona
Leonardo Delmonte
Federico Lorenzon
Nora Cazzola
Maddalena Spagnolo
Laura Todde
Leonardo Delmonte
Federico Lorenzon
Nora Cazzola
Maddalena Spagnolo
Laura Todde
3°premio
Cibo libero – Ricette senza frontiere
Il progetto prevede un corso di formazione agro-culinaria per i detenuti. Attraverso di esso s’intende promuovere la conoscenza del territorio e dei suoi prodotti agroalimentari, insieme all’educazione a un’alimentazione sostenibile, che consideri salute, tutela dell’ambiente e della sua biodiversità.
In una fase successiva del progetto, i detenuti potranno diventare a loro volta insegnanti, tenendo dei corsi di cucina aperti a tutti, direttamente dal carcere.
Questo contribuirà ad “aprire il carcere” al territorio, favorendo la sensibilizzazione sul tema dei diritti dei detenuti, il loro successivo reinserimento sociale e lo scambio culturale.
Luca Barbieri
Giulia Bonancina
Marta Iappelli
Mariella Tieri
Alberto Tieri
In una fase successiva del progetto, i detenuti potranno diventare a loro volta insegnanti, tenendo dei corsi di cucina aperti a tutti, direttamente dal carcere.
Questo contribuirà ad “aprire il carcere” al territorio, favorendo la sensibilizzazione sul tema dei diritti dei detenuti, il loro successivo reinserimento sociale e lo scambio culturale.
Luca Barbieri
Giulia Bonancina
Marta Iappelli
Mariella Tieri
Alberto Tieri
Agricoltore Multifunzionale
Giovanni Poletti
Stefano Melato
Luciana Boccaletti
Stefano Melato
Luciana Boccaletti
Bee Day
Francesco Castellana
Angelo Calella
Angelo Calella