DIRITTI ALLA TERRA
Coltiviamo nuovi modelli d’azione
3 e 4 OTTOBRE 2014
Consorzio Wunderkammer
Palazzo Savonuzzi, via Darsena, 57 – Ferrara
Eventbrite - Diritti alla Terra
Alce Nero e Amnesty International, in collaborazione con l’Internazionale, danno vita ad un hackathon dedicato alla terra e ai diritti che ruotano intorno ad essa. È possibile ripensare ad un modello di sviluppo sostenibile che inverta la fortissima tendenza all’urbanizzazione e il conseguente abbandono delle campagne? Come si possono condurre progetti di sviluppo che preservino le risorse naturali e rispettino i diritti economici, sociali e culturali delle popolazioni che abitano i territori? Ancora, come si restituisce dignità al lavoro agricolo, ci si riappropria della sovranità alimentare e si ricostruisce l’idea di un cibo di relazione?


Una maratona di due giorni in cui conoscenza, progettazione ed azione si fonderanno nella discussione di un solo macro tema allo scopo di seminare idee che prendano la forma concreta di un nuovo strumento di comunicazione, un prodotto editoriale alternativo, un modello economico o un prodotto alimentare che diventino il simbolo di questa riflessione.


L’iscrizione gratuita, aperta a 100 partecipanti provenienti da diversi indirizzi di studio o con differenti professionalità, darà accesso ad un evento che vedrà intervenire importanti nomi del giornalismo, rappresentanti di associazioni e ONLUS, agricoltori biologici, istituzioni, ma anche imprenditori ed esperti di settore. Tra di essi: Simone Salvini, Cinzia Scaffidi, Giovanni Dinelli, Lucio Cavazzoni, Tom Mueller,
Rossella Muroni, Jonathan Nossiter, Amalia De Simone e Gilles Luneau.


Tutto in un unico hackathon che si concluderà con la premiazione dei progetti, sabato 4 ottobre alle 16.30 al Mercato Coperto. A far parte della Giuria: Alessandro Spaventa (Amministratore Delegato Internazionale), Massimo Monti (Amministratore Delegato Alce Nero), Marco Santori (Presidente di Etimos), Andrea Segrè (Direttore Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari Università di Bologna) e Gianni Rufini (Direttore Amnesty International Italia).